mercoledì 22 dicembre 2010

Smooth jazz: Fourplay & Lee Ritenour

Uno dei gruppi jazz più interessanti degli ultimi 20 anni è quello dei Fourplay, un super-quartetto che ha ben mescolato tra loro il genere smooth jazz (levigato) con la musica fusion e il pop. Grande esponente di questa corrente è il chitarrista Lee Ritenour,  co-fondatore dei Fourplay e membro del gruppo fino al '98, dai quali si è staccato per proseguire una celebratissima carriera da solista, iniziata già negli anni '70. E' stato sostituito nei Fourplay da Larry Carlton, degno successore, ma  portatore nel gruppo di  uno stile alquanto differente.

I brani dei Fourplay lasciano molto spazio ai 4 esecutori, con molte parti sviluppate dai solisti, partendo da temi melodici e d'ambiente originali e accattivanti.
Nel tempo, come spesso accade ai musicisti famosi, le ultime composizioni  del gruppo hanno perso quella freschezza iniziale che li caratterizzava, virando verso un genere più orecchiabile e di facile ascolto. 

Propongo all'ascolto 2 brani live, il primo è il noto "Bali run" tratto dal loro primo   album, nella versione anni '90 con Lee Ritenour, trascinante e sofisticato. Il secondo brano è il famosissimo "Papa was a Rolling Stone", un pezzo soul interpretato nel tempo da schiere di cantanti e di gruppi. In questa esecuzione si apprezzano l'atmosfera sospesa e tagliente dell'arrangiamento, il trombettista, il basso ben pizzicato, e i 2 cantanti, oltreché l'eclettica chitarra di Lee Ritenour.



martedì 7 dicembre 2010

The Alan Parsons Project: l'evoluzione del rock progressivo

Nell'immenso scenario del "Rock Progressivo", che ha attraversato coi suoi fumi e le sue vivide allucinazioni gli anni dalla fine dei '60 fino a tutti gli '80, un posto speciale va al gruppo inglese The Alan Parsons Project.

La loro musica è stata davvero particolare, per le tematiche sviluppate nei loro album, per la raffinatezza ritmica, l'uso dell' orchestra, per l'ampio uso dell' elettronica e della post-produzione, per la cura nella scelta delle voci e negli arrangiamenti (Alan Parsons era l'ingegnere del suono dei Pink Floyd).

Ho vissuto appieno il periodo del rock progressivo, che ha riempito i miei pomeriggi di avido ascolto: Genesis, Van Der Graaf Generator, Pink Floyd, Nice, Gentle Giant; risentendoli oggi si sente la patina dell'età. 
Invece questo gruppo mi sorprende ancora per la sua attualità: forse perché i fondatori Alan Parsons e Eric Woolfson non erano musicisti professionisti!

Ho scelto per il blog il brano "Don't let it show", tratto dall'album "I Robot" del 1977: il brano inizia molto delicatamente, con un tema lirico introdotto dalle canne di un organo di chiesa; cresce poi con l'apporto della batteria e dell'orchestra; a metà cambia improvvisamente e passa di tono, in un crescendo trascinante che alla fine si allontana...  Suggestivo!

mercoledì 24 novembre 2010

Viaggiando sul mondo, con Andreas Vollenweider

L'avrete sentita migliaia di volte, a sottofondo del MeteoRadio: è l'arpa di Andreas Vollenweider, nato in Svizzera ma cittadino del mondo per varietà di ispirazioni della sua affascinante musica.

Suona dal 1975, ha pubblicato oltre 20 album, prestando la sua arpa vibrante e melodiosa a tante colonne sonore, sul grande e piccolo schermo.
Ha il grande merito di aver portato l'arpa, uno strumento marginale della musica classica, ad essere protagonista principale nella musica moderna.
I critici musicali hanno spesso associato Vollenweider a quell'ormai inflazionata branca della musica moderna chiamata "New Age", etichetta che lui rifiuta, preferendo parlare della sua musica come "musica contemporanea cosmopolita".

I suoi brani sono ricchi di contrasti, sostenuti dalla ritmica vivace di uno strumento dal suono assolutamente originale, che c'immerge spesso in atmosfere dalle tinte profonde, trascinanti.

Il brano che ho scelto per il blog è "May Green Be The Grass", tratto dal CD "Kryptos", in un'esecuzione live del 1995 davvero molto brillante.
  

martedì 16 novembre 2010

Promesse dal Brasile: Tatiana Parra

Una giovane promessa si affaccia dall'immenso e variegato panorama musicale brasiliano: è Tatiana Parra, "cantora" paulista, dotata di una voce cristallina e poliedrica; le sue canzoni sono sospese tra raffinate atmosfere jazz e calde melodie latino americane.

Viene da numerose esperienze con artisti già famosi in Brasile, quali il musicista Chico Pinheiro, la cantante Dani Gurgel, il bassista Zeli (altro grandissimo talento del Brasile!); ha anche collaborato con i notissimi Rita Lee e Toquinho.

I brani che vi presento sono tratti dal suo primo (e per ora unico) CD "Inteira", che si fa notare per originalità e creatività. Il primo è una clip del brano "Testamento", mentre nel secondo Tatiana duetta splendidamente con Dani Gurgel, nel brano "Depois". Buon ascolto...



domenica 7 novembre 2010

Jazz'n Voice: Diane Schuur

Per iniziare a parlare di jazz, ho scelto la  splendida voce di Diane Schuur, grandissima tra le grandi voci del jazz americano bianco.
Diane è cieca dalla nascita, ma la sua espressione in musica, attraverso la sua grintosissima voce, è veramente unica. Credo che lei, oltretutto, sia un "orecchio naturale", ovvero con la capacità di intonare i brani nella tonalità originale, senza ausilio di diapason e/o strumento.
La sua carriera di cantante inizia a 16 anni, ma il grande successo le arride nel 1984, con la pubblicazione del suo primo cd "Deedles", che è anche il suo soprannome. Nel 1986 e 87 vince per 2 volte di seguito il Grammy Awards, nella categoria Voce femminile jazz.
E' anche una brava pianista.
Per il blog ho scelto 2 brani; il primo è un breve spezzone dal concerto a Villa Celimontana, lunedì 30 agosto 2010, al quale ho avuto la gioia di assistere. Il video infatti è una mia presa diretta, dal mio canale Youtube.
Il concerto è stato un'esperienza così emozionante che la notte non riuscivo a prendere sonno!
Per circa un'ora e mezzo ci ha deliziati e affascinati, rapiti dalla sua Voce, che lei modula come se fosse un sax, un violino, una tastiera, un flauto, ma sempre mantenendo la sua umanità e femmiilità.
Era accompagnata da un valentissimo trio, degno del suo altissimo livello.
Alla fine del concerto ci ha "invitati" tutti a New York a dicembre, per il suo 57° compleanno!



Il secondo brano si intitola "Sure thing", un suo cavallo di battaglia. Per l'ascolto Vi suggerisco il CD "Friends for Schuur".


martedì 26 ottobre 2010

L'impressionismo in Musica: Claude Debussy

La mia adolescenza musicale fu ad un dato momento folgorata dall'ascolto di questa musica, così diversa dal genere classico sinfonico, e così ricca di invenzione e di poesia.
Scoprii allora il '900 francese, autori come Ravel, Satie e Claude Debussy, ritenuto da molti il fondatore della musica moderna con Wagner: è l'impressionismo in musica, una rivoluzione analoga a quella manifestata nella pittura da Monet, Degas e Cezanne.

La forza e la fantasia di Ravel, la luminosità delicata di Debussy non hanno pari e catturano i sensi ed il cuore, senza più ritorno...

Vi propongo un brano giovanile del grande Debussy,  Arabesque n°1, qui presentato in due versioni: la prima, tradizionale, eseguita dal vivo dal pianista Ricker Choi; la seconda è una trascrizione per sintetizzatore del famoso strumentista Isao Tomita. Due atmosfere molto diverse, ma da gustare entrambe.





mercoledì 20 ottobre 2010

A Cappella: The Swingle Singers



Canto allo stato puro, sole voci in armonia polifonica, è questo il genere detto "A Cappella". 
Questa dizione trae origine dal Canto Gregoriano, praticato dal medioevo nei luoghi sacri (Chiese e appunto Cappelle) con sole voci dei monaci o dei chierici, nella Schola Cantorum.
Uno dei migliori ensemble di questo raffinato genere musicale è il progetto "Swingle Singers", gruppo ad 8 voci nato negli anni '60 con l'intento di trasporre in chiave armonica moderna e jazzistica celeberrimi brani classici.
Il loro primo e forse più celebre lavoro è infatti "Jazz Sebastien Bach", raccolta di brani di Bach, di cui fa parte l'arcinota "Aria sulla quarta corda", sigla da decenni della trasmissione Quark.
Il gruppo nel tempo ha avuto un completo ricambio delle voci, nell'ensemble attuale i cantanti ne fanno parte dal 2000 al 2009.

Per chi ama cantare (come me), l'ascolto dei brani in polifonia - le voci armoniosamente legate nell'armonia e nel contrappunto - è un'esperienza di profonda gioia e incanto.

Nel blog vi propongo un'esibizione live del 2009,  in un brano non notissimo dei Beatles: "Blackbird," tratto dall'album "The Beatles - the White Album", scritto dall'immortale duo Lennon/McCartney. Consiglio l'ascolto in cuffia: una me-ra-vi-glia !!

domenica 17 ottobre 2010

A música de Cabo Verde: Lura


La musica di Capo Verde è una mirabile fusione di ritmi africani e caraibici, con melodie e armonie latine ed europee. Risente moltissimo della storia della sua popolazione, da sempre emigrante in Europa e nelle Americhe. Essa canta l’amore, la sofferenza e la nostalgia dei suoi abitanti, con allegria e malinconia, ed è essa stessa simbolo dell’identità capoverdiana.
La sua più famosa esponente è certamente Cesaria Evoria, che ha saputo portare nel mondo questa caratteristica espressione musicale.
Altre famose cantanti di questa scuola sono Maria de Barros, Sara Tavares e, per l'appunto la portoghese Lura, i cui genitori sono capoverdiani.

La sua musica prende dentro, carica del sole e del mare, Lura canta spesso in Creolo, un misto di Portoghese, Francese e dialetto locale, che dona alle sue canzoni un alone misterioso ed arcano. I ritmi accompagnano le danze tradizionali locali, sospese tra balli caraibici ed europei.
Il brano che qui vi propongo sono due, sullo stesso youtube, tratti da un'esibizione live del 2008 di Lura: il secondo è un "batuque", danza ritmata delle donne capoverdiane.
Affascinante, in tutti i sensi...


giovedì 14 ottobre 2010

Alien, il nuovo CD di Giovanni Allevi


Il nuovo lavoro di Giovanni Allevi colpisce e stupisce, diverso e "alieno" rispetto alla passata produzione. Molto più romantico e intimistico, sempre arriva dritto dentro, fino ad emozionarmi di gioia. C'è bisogno stavolta di qualche ascolto in più, per arrivare a coglierne bene la bellezza.
La magia è immutata: lui è diverso da ogni altro autore moderno, forse stavolta un pelino più prevedibile, ma sempre ricchissimo di espressività, di spunti e invenzioni nuove e dirette.

Come sempre, quando si parla di Allevi, elogi e critiche si sprecano... A me non interessa tutto questo "bailamme", dico solo che la sua musica arriva e comunica, e mi basta (a differenza di tanti altri, sofisticati e colti, ma che non fanno arrivare proprio nulla...).

Stavolta inserisco 2 video, nel primo Giovanni racconta a suo modo i brani del nuovo CD; il secondo è uno spezzone del concerto di presentazione a Lugano, negli studi della Radiotelevisione Svizzera Italiana, ove Allevi ha presentato "Alien" in prima mondiale il 27/9/2010. Il brano è "Close to me". 
Se amiamo quest'artista, compriamo il CD. 




martedì 12 ottobre 2010

Ragtime (forever)


Alla fine del XIX° secolo nasce e si diffonde negli USA un nuovo genere musicale, eseguito principalmente al pianoforte, ma che spesso accompagna il ballo popolare (il "Cakewalk" o il "Two Step"): è il "Rag", detto anche Ragtime. Nato dalle radici nere afro, con forti influssi della moderna musica classica europea, e caratterizzato dali ritmi sincopati, il Ragtime esplode presto in tutti gli States, anche per merito di uno dei suoi maggiori esponenti: il pianista e compositore Scott Joplin.
 
La grande diffusione del Ragtime si deve anche alla nascita di un nuovo 
e tecnologico strumento musicale, il pianoforte a rulli o automatico, sorta di un antesignano Sequencer meccanico, che riproduce automaticamente – come un carillon – un brano precedentemente suonato da un pianista, ed  "inciso" in un rullo di carta.
 
Il Ragtime è una musica raffinata ed elaborata, che fa ricorso a tessiture ritmiche complesse ed utilizza nuove scale armoniche che pescano dal blues, anticipando così le grandi novità dell’universo jazz.

 
Sarà poco più di una meteora: alla fine della 1ª guerra mondiale esso muta d’abito, trasformandosi nel jazz e nello swing, mentre nel ballo genererà più tardi il Tip Tap; rimarrà dimenticato per oltre 50 anni.
Negli anni 70 rinasce a nuova gloria, per merito del film "La stangata", che utlizza come tema conduttore del film uno dei brani più noti di Joplin, "The Entertainer".

 
Alcuni grandi pianisti contemporanei hanno avuto una vera predilezione per questo genere musicale, esibendosi alla fine dei loro concerti in uno scatenato Ragtime, quale bis: è proprio quello che mi è capitato qualche anno fa, al termine di un concerto di musica classica per pianoforte solista!
Se amate la musica, Vi invito ad ascoltare attentamente questi pezzi per pianoforte, ricchissimi di inventiva e pieni di gusto. Come assaggio, vi presento un brano di Scott Joplin, "The easy winners" scritto nel 1901. In esso convivono insieme dolcezza e vivacità, nostalgia e spensieratezza, segni di un mondo oggi lontanissimo, ove le piccole cose erano importanti. 

E belle. 

lunedì 11 ottobre 2010

San Francesco, Dante e Branduardi

Dall’album "L’infinitamente piccolo", di Angelo Branduardi (del 2000) Vi propongo questo delicato ed armonioso brano che ripercorre, in musica, il racconto della vita di San Francesco, scritto nel "Paradiso" all'inizio del XIV° secolo dal Sommo Poeta italiano.
 
Le parole di Dante brillano e sfavillano, dipingendo a tratti secchi la vita di Francesco, nella bellezza misteriosa e affa- scinante della sua santità che ci prende l’anima.
 
Dedicato a chi, come me, ama San Francesco, Dante, ...e Branduardi: "Divina Commedia, Paradiso, Canto XI", degna canzone per due giganti d'Italia.


sabato 9 ottobre 2010

Un angolo d’Irlanda, patria del folk



Per parlare d’Irlanda, in termini della sua musica, ho scelto una sua figlia poco nota all’estero: si chiama Sharon Shannon, autrice e musicista folk, che suona strumenti tipici irlandesi quali l’accordeon (organetto o fisarmonica), o il violino.
La musica irlandese ha originato tanti generi musicali di oggi, specie quelli nati negli USA, che risentono della forte immigrazione dei tanti disperati imbarcati per il Nuovo Mondo, che nulla avevano tranne appunto le loro radici, la loro musica.

Non credo ci sia nulla al mondo che faccia rilassare e fantasticare più che l’ascolto di uno schietto brano irlandese. Chi conosce i Chieftains può capire.

Godetevi allora questo simpatico angolo della vecchia umida Irlanda, riscaldato dalla magica fisarmonica di Sharon Shannon (link aggiornato). ENJOY !!

venerdì 8 ottobre 2010

Rondò Veneziano

Credo che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo ascoltato in TV o radio qualche sontuosa e ricercata melodia del "Rondò Veneziano". 
Nati nel 1979 dall’idea del Maestro Gian Piero Reverberi (che tra l’altro è stato anche arrangiatore di Battisti, De André, Paoli, Tenco, Mina, Ramazzotti), ancora oggi propongono al mondo intero l’inconfondibile stile italiano, fondendo radici classiche barocche con armonizzazioni e ritmi moderni.
 
Il risultato di quest’inusuale incontro è la vastissima produzione del gruppo, almeno una cinquantina tra album e compilation, tuttora ammirato e seguito in tutto il mondo. Solo in Italia, purtroppo, il gruppo attraversa una fase di scarsa notorietà, cosa che a loro importa ben poco (…nemo propheta in patria) ma ai tantissimi fan toglie il gusto di poter assistere alle loro numerose esibizioni, tutte all’estero!

Vi propongo  nel blog il brano "Stagioni di Venezia", che nel video Youtube è stato abbinato ad un delicato spezzone tratto da un film francese. Ho scelto questo video perché tutta la musica di Rondò Veneziano tocca fortemente la fantasia e il sentimento, così come accade proprio in questo breve ma intenso filmato.    Buon ascolto!!


giovedì 7 ottobre 2010

Rita Ribeiro live

Un altro video di Rita Ribeiro, una recente interpretazione del brano "Impossível acreditar que perdi você", di Cobel e Márcio Greyck, tratto dal concerto live "Três Meninas do Brasil"; qui Rita è in compagnia di altre due grandi interpreti della musica brasiliana: Teresa Cristina e Jussara Silveira.  Il brano fa parte del suo primo disco "Rita Ribeiro", pubblicato nel 1997.

Rita Ribeiro è una delle migliori nuove artiste brasiliane.
Nasce a São Benedito do Rio Preto (stato di Maranhão) il 13-6-1966; a 15 anni inizia a cantare. Ha inciso da solista 5 CD e il suo ultimo lavoro è "Tecnomacumba a tempo e ao vivo" del 2010, versione live del disco inciso in studio nel 2006. In forma di spettacolo, Tecnomacumba gira da tempo per tutto il Brasile, riscuotendo ovunque un grandissimo successo.

 
Rita è interprete grintosa, interessante, con spessore di artista di razza; il suo stile è unico, con spunti di Musica Popular Brasileira e musica rituale Candomblé, samba, reggae fino alla moderna musica elettronica. Spazia tra i più famosi autori brasiliani, e di lei Caetano Veloso ha elogiato la limpidezza e femezza della voce, e il suo caratteristico "glissando" di grande classe.


Lo scorso agosto ha ricevuto il riconoscimento di miglior interprete, nella categoria "Musica Popolare", al 21° Premio di Musica Brasiliana 2010.

Godetevi questa grande artista.

Angelo Branduardi, menestrello d'Italia

 Il "menestrello d’Italia", disteso tra passato e futuro, Angelo Branduardi smuove la fantasia musicale degli italiani (e non) da oltre 35 anni, con un repertorio ormai sconfinato. 
Spazia dal madrigale medievale alla musica celtica, dalle tradizioni popolari delle regioni italiane alle affascinanti melodie orientali, con puntate sulla musica religiosa (stranoto l’album "L’infinitamente piccolo" con episodi della vita di San Francesco d’Assisi, portato in giro per l’Italia ed immortalato in un bel video). 
Dalla sua anche la nuova vita che restituisce a strumenti antichi, che fanno nuovamente risuonare la loro voce in una multicolore armonia sonora.

Vi propongo il video di "Laila, Laila", dall’album "Altro e altrove" del 2003, una raccolta di brani ispirati da poesie d’amore di tutto il mondo. 
E’ il suo CD che preferisco. 

mercoledì 6 ottobre 2010

Il Brasile di Daniela Mercury


L’altra regina della musica Axè brasiliana è Daniela Mercury.
Di origini italiane da parte di madre, Daniela è forse la più conosciuta oltre oceano, in quanto spesso viene in Europa per tenere affollatissimi concerti. Qualche anno fa (2004 e 2006) è stata anche a Roma, peccato che ancora non la conoscevo…. In Italia ha anche trovato l’amore, suo marito infatti è italiano.
A Ferragosto 2010 si è esibita a Milano in un concerto, ove ha presentato il suo ultimo lavoro "Canibália".
Dall’alto della sua più che ventennale carriera, è spesso in tournee, portando spettacoli multicolori, ricchi di scenografie e balletti, nei quali lei si esibisce con grazia e talento indiscussi, in quanto da piccola ha studiato danza.
La sua voce è caratteristica per timbro, interpretazione e vivacità, è lei che cura personalmente e pignolescamente gli arrangiamenti di tutte le sue canzoni.
Qui vi propongo uno scatenatissimo brano, il trascinante "Feijão de corda", tratto da un concerto in Germania.


La magia di Antonella Ruggiero


Ho grande imbarazzo nella difficile scelta del primo brano per il Blog, tra i tantissimi che in quasi 40 anni di splendida carriera, Antonella Ruggiero ci ha regalato. Sono tutti favolosi!
Artista poliedrica, dotata da Madre Natura di qualità vocali inusitate e forse uniche, ha avuto nel tempo il coraggio di percorrere strade nuove, staccandosi ben presto dal genere orecchiabile dei Matia Bazar, dei quali era leader indiscussa.
La sua voce è uno strumento, guidato con immensa maestria e personalissima arte. Ma l’espressività che solo lei sa dare è ineguagliabile. L’ho scoperta come artista una sera a Roma, in un concerto che ha tenuto entro il parco di Villa Pamphili, a me molto caro. Mi è piaciuta così tanto che i miei figli, per il compleanno, mi hanno regalato un suo triplo CD, che ascolto di frequente.

Ho scelto per il blog una sua interpretazione recente live (Antonella non si risparmia, girando l’Italia per proporre le sue canzoni in concerti tematici, spesso gratuiti) insieme ad un’orchestra sinfonica, del 2009. Il brano è "Occhi di bambino".


Aziza Mustafa Zadeh



Vi propongo una grandissima e poco nota musicista dell’Est: Aziza Mustafa Zadeh.
E’ stata soprannominata a ragione la "Principessa del jazz", per la sua musica originale, piena di ritmi e contaminazioni, per il suo tocco veramente speciale al piano (suo strumento preferito), ma soprattutto per la sua voce forte e piena di colore e fantasia. Nata in Azerbaigian da padre jazzista e madre cantante lirica, Aziza unisce la cultura musicale tradizionale a quella occidentale in una modalità assolutamente unica ed originale.
E’ promotrice del “mugam”, una forma di improvvisazione tradizionale del suo paese di origine, di cui Aziza suggerisce però una definizione molto più spirituale: «Il mugam è dialogo con Dio, preghiera, confessione… è una vera e propria musicoterapia».
In questo video live, Aziza "si esprime" in una personalissima versione della celeberrima "Take five". Da brivido!


martedì 5 ottobre 2010

Attimi di magia...



…che ci regala Giovanni Allevi, tra i più grandi musicisti italiani contemporanei (...secondo me!!!).
Allevi è  fatto così: o si ama o si odia. L'Italia della musica è divisa tra i suoi fans (centinaia di migliaia) e i suoi detrattori (in verità pochini...).
Celebre il botta e risposta con Uto Ughi, che lo ha definito "modesto", dopo il concerto del pianista marchigiano al Senato, per il natale del 2008. 
Allevi ha ribattuto affermando che "Il mondo della musica classica e' malato", perché “a spartirsi la torta del potere musicale sono in pochi, una casta”...

Sia come sia, la musica di Allevi colpisce l'anima dell'ascoltatore, nella sua disarmante semplicità ed essenzialità. Libera da tante sovrastrutture, ripetizioni e narcisismi, oggi così diffusi, arriva dritta nel profondo e ci trascina con abbagliante bellezza.
Permeata degli influssi musicali degli ultimi 400 anni,  la sua musica sa essere nuova e contaminata, riflettendo nei ritmi e nelle melodie le particelle del passato anche recente. 

L'ho già ascoltato dal vivo 3 volte, con emozione profondissima: l'ultima a Roma a fine luglio 2010, dove ci ha stupefatti esibendosi in alcuni pezzi classici, interpretati senza schemi, da vero fuoriclasse.

Eccolo nel video di  "Go with the flow", brano tratto dal CD "No concept" del 2005.  Il video è dolcissimo, Giovanni è insuperabile!

Rita...

Lei è RITA RIBEIRO, grandissima ed originale artista della MPB (musica popular brasileira), non molto conosciuta anche nello stesso Brasile.
Possiede una voce di rara pulizia e precisione, maestra nel glissato. Ha vinto nel 2010 il premio come miglior interprete della MPB.
Qui interpreta "Aceito Seu Coração", singolo del 2008 (video ufficiale). 


Ivete!


Ivete Sangalo è la regina dell’axé brasiliano, insieme a Daniela Mercury.
Grandissima artista, dalla voce calda ed espressiva, è accompagnata da musicisti di altissimo livello.
La sua carriera è iniziata nel gruppo "Banda Eva", dal quale si è staccata alla fine degli anni '90,  avviando una folgorante carriera da solista.
La sua musica, piena di ritmi e di invenzioni, è un continuo stupire.
A settembre 2010 ha tenuto una turneé negli USA, culminata con un megaconcerto al Madison Square Garden di New York.
Spesso si uniscono a lei grandi cantanti brasiliani, assieme ai quali Ivete interpreta bellissimi e vivaci duetti.
Vi propongo il video del brano "Completo", in duetto appunto con la sorella Monica De San Galo, il pezzo è tratto dal CD "Pode entrar" del 2009.