La mia adolescenza musicale fu ad un dato momento folgorata dall'ascolto di questa musica, così diversa dal genere classico sinfonico, e così ricca di invenzione e di poesia.
Scoprii allora il '900 francese, autori come Ravel, Satie e Claude Debussy, ritenuto da molti il fondatore della musica moderna con Wagner: è l'impressionismo in musica, una rivoluzione analoga a quella manifestata nella pittura da Monet, Degas e Cezanne.
La forza e la fantasia di Ravel, la luminosità delicata di Debussy non hanno pari e catturano i sensi ed il cuore, senza più ritorno...
Vi propongo un brano giovanile del grande Debussy, Arabesque n°1, qui presentato in due versioni: la prima, tradizionale, eseguita dal vivo dal pianista Ricker Choi; la seconda è una trascrizione per sintetizzatore del famoso strumentista Isao Tomita. Due atmosfere molto diverse, ma da gustare entrambe.
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